venerdì 3 gennaio 2014

Buon 60°compleanno, cara Rai

Sono sempre un grande difensore della Rai anche se le critiche espresse sono sacrosante, cioè canali tematici gratuiti come Rai 5, Rai Movie, Rai Sport 1 e 2, Rai Storia sono un servizio preziosissimo e purtroppo molto poco pubblicizzato oltre che dalla Rai stessa anche dagli altri media. Inoltre ricordiamo che negli ultimi dieci anni,come i governi, la Rai è stata in mano al PDL-LEGA; infatti 20 di manager Berlusconiani l'hanno svuotata di contenuti, con l'obbiettivo di favorire Mediaset.Proprio perchè azienda culturale pubblica, la Rai rappresenta il paese: un'Italia che fa fatica ad guardare avanti, vuoi per paura, vuoi per stanchezza, vuoi per mancanza di idee. Il rinnovamento non fa parte dell'indole degli italiani, che preferiscono conservare. Le solite fiction trite e ritrite, piatte e a-emotive; i soliti quiz, i soliti presentatori messi lì per il nome, più che per la reale bravura (e in questo Carlo Conti è il mistero supremo). Si potrebbe dire che i soldi mancano, che la Rai non sarà mai come la BBC... ma le idee non costano nulla, l'intelligenza non si compra dagli sponsor, richiede solo il coraggio di osare. E questo vale tanto per la Rai, quanto per gli italiani che la Rai rispecchia: osiamo, pensiamo, usiamo l'intelligenza nutrita dai nostri secoli di cultura: la crisi può svuotare il portafogli, ma non ci sono scuse per svuotare anche la testa. Fonte: Corsera

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